Oleo ergo sum

Avvertenza: questo è un post leggermente snob. E forse dai toni tipicamente femminili. Ma sti cazzi, direbbe il poeta. Ci deve essere in giro, nei supermercati o nelle profumerie, una partita super economica di deodorante. Non so esattamente la marca. E non saprei descrivere bene nemmeno l’essenza: forse sarà uno quei flaconcini neri con la scritta “Afrika spray” o “Pulse”, “Marine”, “Active”. Sta di fatto che nelle ultime 12 ore già tre volte mi è capitato di essere completamente travolto da questo effluvio che definire fastidioso è poco. E in circostanze completamente diverse: al ristorante (durante la presentazione di un nuovo prodotto sardo), al supermercato e a casa mia (visita per un preventivo). E’ come se la testa, la bocca, il naso fossero invasi da un esercito di soldati in naftalina (con un tocco di lavanda misto ad arancia). La scia dura centinaia di metri. Un’arma battereologica, capace di sterminare ogni forma di vita. Perfino gli yogurt della Muller nel reparto frigo. O il poster di Maradona che ho attaccato in cucina. Sarà la forza illusoria degli spot pubblicitari o la speranza di poter spogliare il mondo con un profumo, ma se esiste ancora qualcuno di buon senso (in tutti i sensi) perché non fa qualcosa per bloccare questa nefasta epidemia? In fondo gli odori (oltre alle parole) sono importanti.

Read Full Post »